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Le Gradazioni del Tè: Un Viaggio tra Foglie e Qualità

Una tazza di tè nero fumante posata su un mucchietto di foglie di tè, con spezie accanto. Sopra la tazza, bustine fluttuanti con sigle delle gradazioni del tè nero (SFTGFOP1, TGFOP, OP, BOP, Dust) e un delicato punto di domanda formato dal vapore. Sfondo elegante con elementi legati al tè.
Questa immagine è stata generata con DALL·E, l'AI Image Generator di OpenAI, per rappresentare visivamente le gradazioni del tè nero in modo artistico e coinvolgente.

Quando si parla di tè, spesso ci si concentra sull’origine, sulle varietà e sui metodi di infusione. Ma esiste un aspetto fondamentale che molti non conoscono: la gradazione del tè, ovvero la classificazione delle foglie in base alla loro dimensione e lavorazione. Questo sistema, diffuso soprattutto per i tè neri, ha radici storiche e incide direttamente sulla qualità e sul sapore della bevanda.


Cosa determina la gradazione del tè?

La classificazione del tè non è un sistema unificato a livello globale. Tuttavia, alcune caratteristiche vengono generalmente prese in considerazione per definire la qualità di una foglia:

  • Origine e varietà: il Paese di produzione influisce sul metodo di lavorazione e sulla gradazione utilizzata.

  • Quota e raccolto: i tè coltivati ad alta quota sono spesso considerati di qualità superiore.

  • Metodo di lavorazione: il tè può essere lavorato in modo ortodosso o con il metodo CTC (Crush, Tear and Curl).

  • Dimensione della foglia: tè a foglia intera, spezzettata (broken) o ridotta in piccole particelle (fanning e dust).


Metodo Ortodosso vs Metodo CTC

  • Metodo Ortodosso: le foglie vengono raccolte manualmente (di solito le due foglie superiori e il germoglio) e successivamente arrotolate per mantenere la forma originale. Questo processo porta a una classificazione dettagliata in base alla grandezza delle foglie.

  • Metodo CTC (Crush, Tear and Curl): le foglie vengono spezzettate e arrotolate da macchinari, ottenendo pezzi più piccoli, ideali per il tè in bustina.



Le quattro classi principali del tè nero

La maggior parte dei tè neri viene suddivisa in quattro categorie principali in base alla dimensione delle foglie:


Orange Pekoe (OP)

  • Pronunciato "Peck-oh", è un tè a foglia intera, senza punte spezzate.

  • Le foglie sono lunghe, uniformi e arrotolate.

  • Il miglior grado è Tippy Golden Flowery Orange Pekoe (TGFOP).

  • Varianti superiori includono SFTGFOP1 (Super Fine Tippy Golden Flowery Orange Pekoe One), considerato tra i tè più pregiati.


Broken Orange Pekoe (BOP)

  • Foglie spezzate in frammenti più piccoli.

  • Mantiene comunque un’ottima qualità e viene spesso usato per infusioni più rapide.

  • Sigle come TGBOP indicano un Broken Orange Pekoe con molte punte dorate.


Fanning (F)

  • Frammenti ancora più piccoli delle foglie BOP.

  • La loro dimensione è circa la metà di una capocchia di spillo.

  • Usati principalmente per il tè in bustina, rilasciano rapidamente il sapore nell’acqua.


Dust (D)

  • La categoria inferiore, composta da particelle finissime.

  • Si trova spesso nei tè in bustina di largo consumo.

  • Nonostante sia il grado più basso, può essere utile per infusioni molto rapide.



Gli Acronimi del Tè: Come Decifrarli

Se ti sei mai chiesto cosa significano le sigle sulle confezioni di tè, ecco una guida rapida:



Cosa significa tutto questo per chi beve tè?

Questa classificazione non è un’indicazione assoluta di qualità. Ad esempio, una foglia più grande potrebbe essere più pregiata visivamente, ma un tè spezzettato (Broken) rilascia il suo aroma più velocemente, risultando perfetto per infusioni brevi.

Se ami il tè in foglia intera, scegli varietà OP o FTGFOP, mentre se preferisci un tè più forte e veloce da preparare, i BOP e Fanning sono ideali.


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